Quotidianamente, durante i processi produttivi, abbiamo necessità di materie prime di diverso genere e da noi è possibile trovare queste grafiti:
Quotidianamente, durante i processi produttivi, abbiamo necessità di materie prime di diverso genere e da noi è possibile trovare queste grafiti:
La bakelitegrafite è un ampliamento della carbografite, e viene ottenuta con leganti a base di resine sintetiche; è caratterizzata soprattutto da elevata resistività, elevata caduta di tensione e da elevato rapporto tra resistenza elettrica trasversale e resistenza elettrica longitudinale, il quale si riflette positivamente sull’attenuazione della corrente di commutazione. La bakelitegrafite viene utilizzata per generatori piccoli e medi fino a 30 kW circa di potenza, motori a collettore, motori a velocità variabile, motori a repulsione, motori universali, convertitori rotanti, eccitatrici ausiliarie.
Il carbone duro si ottiene da carboni amorfi; possiede una struttura solida, un’elevata durezza e una certa abrasività che crea un effetto pulente sul collettore. Per commutazione difficile, unita ad elevata velocità periferica, si impiega carbone duro con alta resistività e struttura grafitica. Il carbone duro trova largo impiego in motori universali, motori per elettroutensili ed elettrodomestici, macchine elettriche rotanti con potenza fino a 30 kW circa e tensione fino a 500 V, contatti e prese striscianti di corrente. I collettori a lamelle possono essere smicati oppure con mica affiorante.
La carbografite si ottiene da grafiti naturali o sintetiche, a causa dei suoi componenti minerali ha una bassa abrasività quindi un debole effetto pulente sul collettore. Riesce ad asportare dal collettore lievi bruciature se la velocità periferica è bassa e lo scintillio è debole. La carbografite trova largo impiego in macchine elettriche rotanti con elevata velocità periferica, quali turboalternatori, motori piccoli e medi fino a circa 30 kW di potenza, motori universali, micromotori e dinamo per autoveicoli.
L’elettrografite si ottiene da materiale carbonioso, precotto e consolidato ad una temperatura di oltre 2.500 °C nel forno di grafitazione, in cui avviene la trasformazione del carbonio in elettrografite. Le impurità vengono eliminate in larga misura e le caratteristiche fisiche sono notevolmente migliori rispetto a quelle del carbone duro. L’elettrografite possiede eccellenti proprietà di commutazione ed elevata sicurezza contro cortocircuiti e bruciature. Trova largo impiego in motori a corrente continua di ogni potenza, macchine rotanti in genere a collettore, motori in corrente alternata, motori per trazione elettrica ferroviaria, motori universale, generatori, convertitori rotanti, rifasatori rotanti, collettori ad anelli, ecc.. I collettori a lamelle devono essere smicati.
La metalgrafite si ottiene da grafiti e carboni, miscelati con polvere di rame o di altri metalli; ha una conduttività più elevata ed una bassa resistenza elettrica di contatto; la densità di corrente è molto più elevata rispetto a quella del carbone puro. La metalgrafite trova largo impiego nelle macchine elettriche a bassa tensione a corrente continua ed alternata, motori d’avviamento per autoveicoli, motori asincroni sincronizzati, collettori ad anelli, eccitatrici, alternatori, prese rotanti, messe a terra e molto altro.
L’argentografite si ottiene miscelando, compattando e sinterizzando polvere di grafite e polvere di argento; ha un’ottima conduttività ed è quindi particolarmente indicata per impieghi in cui la caduta di tensione è minima, come ad esempio nella captazione di segnali elettrici con bassi valori di tensione o di corrente. L’argentografite trova largo impiego nelle dinamo tachimetriche, micromotori a bassa tensione, contatti striscianti, trasmettitori di segnali di misura ed altro.